Alla scoperta di Napoli

Il sole, il mare, la pizza, sono solo una riduttiva lista delle bellezze di Napoli. Non tutti sanno infatti, che la città partenopea è una ricchissima città d’arte, cultura e storia le cui radici risalgono all’VIII secolo a.c.

Ancora oggi è possibile trovare traccia di ogni civiltà che è passata a Napoli: dai Greci ai Romani, dai Bizantini ai Normanni, dagli Svevi agli Angioini, dagli Aragonesi agli Spagnoli passando per i Francesi. Ma accanto ai monumenti più famosi come il Maschio Angioino, l’Albergo dei Poveri, la Galleria Umberto I, la Reggia di Capodimonte, il Real Teatro di San Carlo (solo per citarne qualcuno) esiste anche una Napoli ricca di segreti, poco conosciuti ma dal fascino irresistibile.

TOURS & ESCURSIONI

Cosa vedere nei dintorni di Napoli? Napoli è una delle città più belle d’Italia, ed attorno ad essa ruotano un corollario di attrazioni straordinarie. Non soltanto, quindi monumenti e luoghi di interesse imperdibili nei confini cittadini, ma anche perle di eccezionale bellezza a pochi passi. Ecco quindi le migliori escursioni: le cose più interessanti da vedere nei dintorni del capoluogo Napoletano.

Bastano pochi minuti di traghetto o aliscafo per ritrovarsi in un pezzo di poesia.
Capri, Ischia e Procida sono piccole isole davvero incantevoli, ideali per escursioni in barca o weekend da sogno.
A Capri si arriva da Napoli o da Sorrento, in circa 45 minuti di aliscafo. Giunti al porto di Marina Grande si può decidere di prendere parte ai tour organizzati o fare un giro a piedi in solitaria tra le bellezze dell'isolotto.
Da non perdere assolutamente le grotte di Capri: Grotta del Corallo, Grotta Bianca, Grotta Verde, e naturalmente la famosa Grotta Azzurra.

Ischia è il luogo ideale per chi cerca il massimo relax tra spiagge e terme. E' la più grande del golfo di Napoli, e si raggiunge da Napoli o da Pozzuoli. Oltre alle spiagge, anche qui non può mancare un giro in barca per visitare le grotte ma anche una passeggiata a piedi fino al Castello Aragonese.
Se siete amanti delle terme, qui troverete diverse sorgenti in cui trascorrere il vostro tempo in assoluto relax.

Infine Procida è la più selvaggia ed anche la più piccola. Anch'essa collegata da Napoli o Pozzuoli, è un vero e proprio villaggio di pescatori, con un centro medievale noto come "Terra Murata", accessibile solo attraverso una stradina panoramica che si affaccia sul mare. A Procida è possibile visitare un'isola nell'isola: Vivara infatti è un isolotto collegato attraverso un piccolo ponte, oggi parco naturale visitabile su appuntamento, ma in origine riserva di caccia di Carlo III.

Come arrivare:
Capri e Ischia si raggiungono in circa 1 ora di traghetto da Napoli, il costo è di € 50,00 andata e ritorno e comprende, traghetto e pranzo a scelta tra 5 ristoranti.
Procida in mezz'ora di traghetto da Napoli, il costo è di € 50,00 andata e ritorno e comprende, traghetto e pranzo a scelta tra 5 ristoranti.

Partenza dal Porto di Massa

Bus rosso giro città N.r 23 € 8,15 davanti Hotel Naples in corso Umberto I°

14 località di una bellezza impareggiabile, a pochi chilometri da Napoli, su una strada panoramica che tutto il mondo ci invidia: la costiera amalfitana, da Positano a Vietri, passando per Amalfi, Positano, la Grotta dello Smeraldo. Lungo il percorso si dipanano borghi con case abbarbicate nella roccia e a strapiombo sul mare, cariche di colori e circondate dal mare.

Il Sentiero degli Dei, da Agerola a Positano, è lungo circa 10 km, e vi regalerà panorami decisamente mozzafiato, snodandosi tra la Costiera Amalfitana e la Costiera Sorrentina, tutto percorrendo i Monti Lattari.
La costiera di Sorrento si estende da Castellammare di Stabia a Punta Campanella. Sorrento, fiore all'occhiello di questo percorso ma di tutta la Campania, è un dedalo di stradine ricche di botteghe di artigiani. E vogliamo parlare del cibo? Limoncelli, dolci, un vero concentrato di sole e Campania.

Come arrivare:
Tour per Amalfi e Positano, partenza difronte all'Hotel Naples in corso Umberto I°, il costo è di € 70,00, pranzo incluso.

Oppure:
Amalfi è collegata a Napoli dai bus della SITA (2 ore circa). In auto autostrada A3, uscita Vietri sul Mare, poi strada costiera SS163. Per Sorrento, Circumvesuviana da Napoli (circa €3,50), in auto autostrada A3 in direzione Penisola Sorrentina uscita casello di Castellammare di Stabia poi statale fino a Sorrento

Tappa immancabile per chi visita Napoli, Pompei ed Ercolano sono le due città sepolte dall'eruzione del 79 d.c., cristallizzando in maniera quasi surreale le case, le strade, persino le persone. L'area degli scavi è nell'elenco dei Patrimoni dell'Umanità dell'Unesco.
Scoperto nel XVIII secolo quasi per caso da un principe che effettuò degli scavi nella sua villa a Portici, oggi solo una piccola parte dell'antica area urbana è stata portata alla luce.

Come arrivare:
Pompei partenza ore 8,15, Corso Umberto I° difronte Hotel Naples, trasferte + pranzo + guida + ingresso € 65,00, la guida è in lungua Inglese e Spagnola, per la guida in lingua Francese, Russa o Tedesca il costo è opzionale, da richiedere in loco.

Pompei + visita al Parco del Vesuvio € 85,00 con pulman e pranzo compresi nel prezzo + € 15,00 ingresso Pompei + € 10,00 ingresso al parco del Vesuvio.

Ercolano partenza ore 8,15, Corso Umberto I° difronte Hotel Naples, trasferte + pranzo + guida + ingresso € 65,00, la guida è in lungua Inglese e Spagnola, per la guida in lingua Francese, Russa o Tedesca il costo è opzionale, da richiedere in loco.

Oppure:
Circumvesuviana Napoli-Sorrento, costo tratta € 3,60 per 30-40 minuti di percorrenza. Scendere alla fermata Pompei Scavi - Villa dei Misteri (distante 250 metri da ingresso Porta Marina). In auto, circa 27 km, raggiungibile in 23 minuti tramite autostrada A3 Napoli-Salerno (uscita Pompei)

Il Vesuvio è insieme a Napoli e alla Costiera Amalfitana il simbolo della Campania. Un parco naturale con nove sentieri, 54 km , 1.200 metri di altitudine, escursioni di ogni tipo, crateri, osservatori, ed una flora e fauna davvero uniche.
L'escursione più richiesta è quella che raggiunge il "Gran Cono", il cratere estinto, un percorso adatto a tutti.
Un'escursione un po' più impegnativa è quella attraverso la "Valle dell'Inferno", un percorso che si dipana perlopiù su un fondo di lava solidificata attraverso una pineta.
In generale, se avete in mente di visitare il parco, non destinate meno di 4 ore. Di più si.
Le escursioni partono dai 1.000 metri di altezza al Piazzale superiore, dove si acquista in biglietto (€10,00). Nella vetta si trova l'Osservatorio Vesuviano, il più antico osservatorio vulcanologico al mondo.

Come arrivare:
Pompei + visita al Parco del Vesuvio € 85,00 con pulman e pranzo compresi nel prezzo + € 15,00 ingresso Pompei + € 10,00 ingresso al parco del Vesuvio.

Oppure:
in auto Autostrada A3, uscita Torre Del Greco e poi segui le indicazioni fino al parcheggio. Il costo del parcheggio è di € 5,00 per tutto il giorno, da lì parte una navetta (€ 2,00) fino alla biglietteria. Con i mezzi pubblici, bus fino a Pompei e poi tramvia fino al piazzale della biglietteria (costo tramvia € 10,00 per i bambini e € 15,00 per gli adulti)

PASSEGGIATA NEL CENTRO STORICO DI NAPOLI

Alla scoperta di Napoli per immergersi in un’unica atmosfera e conoscerne ogni dettaglio, non si può fare a meno di viverla a piedi con alcune delle passeggiate nei luoghi più belli.Nel centro storico sono numerose le strade che si articolano al suo interno, portando il turista alla scoperta di monumenti e luoghi d’interesse, ma anche di negozietti e locali per rilassarsi ed assaggiare la buona cucina napoletana.

Quartieri eleganti come Chiaia e il Vomero non sono da meno e sono perfetti anche per chi ama lo shopping di alta qualità. Per rilassarsi è obbligatorio concedersi una camminata in uno dei parchi oppure restare senza fiato di fronte al panorama che offre il Lungomare.

Il Vomero è un quartiere collinare di Napoli ed è tra i più ricchi in città. La zona centrale è molto frequentata anche per la quasi completa pedonalizzazione ed è l’ideale per fare shopping o semplicemente per rilassarsi. Partendo dalla via Cilea, con i suoi negozi di ogni genere e i bar, si incrocia via Luca Giordano, via dei grandi centri commerciali come Trony, Calzedonia, Intimissimi, oltre a vari ristoranti giapponesi. Da un lato sbuca nella famosa Piazza Medaglie d’Oro, dall’altro incrocia via Aniello Falcone, animata dalla movida notturna.
Continuando su via Cilea, si arriva in via Scarlatti e a Piazza Vanvitelli, anch’esse con bar e locali frequentati soprattutto nei weekend. Nella parallela via Cimarosa si può fare una tappa all’area verde della Floridiana. Continuando a salire, si arriva al belvedere di San Martino dove si ammira una splendida vista di tutta la città e dove sorgono il Castel Sant’Elmo e la Certosa di San Martino, che comprende un museo, una chiesa e due chiostri.

Alla scoperta di una parte del centro storico in cui ad ogni angolo si respirano arte e cultura. Immediatamente dopo Piazza del Gesù inizia via Benedetto Croce, parte di Spaccanapoli, dove oltre a tanti negozi di oggetti della tradizione napoletana, bar, street food e la famosa cioccolateria artigianale Gay Odin, sorge il Palazzo Venezia. Così chiamato perché donato alla Repubblica di Venezia nel 1412, è visitabile al primo piano ed è usato soprattutto per eventi, concerti e mostre. Proseguendo si arriva a Piazza San Domenico Maggiore con l’omonima Chiesa e l’obelisco, poco più avanti c’è Largo Corpo di Napoli con la Statua del Dio Nilo, testimonianza della presenza di una comunità egiziana di duemila anni fa. Da qui inizia via San Biagio dei Librai, cioè il Decumano Inferiore, costellato di negozi di souvenir e artigianato, su cui sorgono Palazzo Carafa e Palazzo Marigliano e dov’è possibile visitare il Monte di Pietà. A circa metà del percorso si incrocia la famosa San Gregorio Armeno.

San Gregorio Armeno collega il Decumano Inferiore con via dei Tribunali nota nel mondo come la via dei Presepi. Lungo la strada ci si può fermare alla Basilica di San Lorenzo Maggiore da cui si accede all’antico mercato romano nel sottosuolo, mentre allo sbocco su via dei Tribunali c’è la monumentale Basilica di San Paolo Maggiore, costruita sui resti del Tempio dei Dioscuri. Poco di lato l’ingresso di Napoli Sotterranea. Via dei Tribunali è celebre per le pizzerie migliori della città, tra cui spiccano Sorbillo e Di Matteo, ma vi sorge anche per il Pio Monte della Misericordia con le “Sette opere di Misericordia” di Caravaggio. La strada incrocia ad un certo punto in via Duomo, chiamata anche la via dei musei. Oltre alla Cattedrale, infatti, ci sono il Museo del Tesoro di San Gennaro, il Museo Filangieri, il Complesso dei Girolamini, il Museo Diocesano ed il Museo Madre.

Partendo dal Museo Archeologico Nazionale, il più ricco al mondo per il patrimonio di opere di interesse archeologico, si prosegue in via Santa Maria di Costantinopoli che conduce a Piazza Bellini, una delle piazze della movida notturna napoletana, animata anche di giorno grazie ai caffè letterari e alla biblioteca BRAU, che la rendono una zona di grande fermento culturale. Suggestiva è anche la presenze dei resti delle antiche mura greche. Da Piazza Bellini si può scendere in Piazza del Gesù attraversando via san Sebastiano, la strada degli strumenti musicali, piena di liutai, ma anche di piccoli artigiani di borse e abbigliamento. In Piazza del Gesù sorge l’omonima chiesa, una delle massime espressioni di cultura barocca che custodisce il corpo di San Giuseppe Moscati.

Le aree verdi di Napoli in cui concedersi qualche ora di relax sono numerose e dislocate in vari quartieri della città. Tra i parchi più famosi c’è il Bosco di Capodimonte, che fa parte dell’omonima Reggia, dove si recano centinaia di cittadini e turisti per passeggiare, fare footing o un giro in bicicletta tra le decine di alberi secolari. Anche il parco Virgiliano, sulla collina di Posillipo, è una delle mete preferite per rilassarsi ed offre una splendida vista sul Golfo di Napoli dal suo belvedere. Al Vomero, invece, c’è la Floridiana, anch’essa con un magnifico Belvedere, in cui è possibile visitare il Museo della Ceramica Duca di Martina. Non da meno sono il Parco dei Camaldoli, la Riserva degli Astroni, la Villa Comunale, ma per conoscerli tutti si rimanda alla sezione dedicata ai parchi di Napoli.

Quella sul Lungomare è sicuramente una delle passeggiate più affascinanti di Napoli e sono tantissimi i turisti che lo inseriscono tra le tappe per visitare la città, anche per gli eventi che spesso vengono organizzati. Lungo circa 3 km, si sviluppa da Mergellina a via Nazario Sauro, passando per la famosa via Caracciolo e la movimentata via Partenope. Offre uno dei panorami più belli al mondo perché consente di ammirare l’imponente Vesuvio, il Castel dell’Ovo sull’isolotto di Megaride, l’isola di Capri e la collina di Posillipo. In parte costeggia la Villa Comunale, uno spazio verde che arriva fino a Piazza Vittoria, con lo sfondo della collina del Vomero. Su via Partenope è possibile fermarsi per un drink o una pizza scegliendo tra i tanti locali, bar e pizzerie (tra cui Sorbillo) che animano la strada, mentre dal lato di Mergellina ci sono numerosi chalet. Alle spalle del Castello, invece, c’è il Borgo Marinari con i suoi caratteristici ristoranti di pesce e i baretti.

Via dei Mille, via Filangieri e via Chiaia sono tre delle strade più eleganti e ricche della città, tra le più frequentate anche per chi desidera fare shopping nei negozi di alta moda. I più famosi sono la grande boutique di Louis Vitton e la gioielleria di Bulgari, tappe obbligate per acquisti di alta qualità. Lungo via dei Mille ci si può fermare anche al PAN, il Palazzo delle Arti di Napoli che ospita diverse mostre di arte contemporanea e non, di artisti locali ed internazionali, quasi sempre ad ingresso gratuito. Percorrendo via Filangieri, dove ci si può fermare da Prada, si arriva a via Chiaia, una strada che pullula di negozi di abbigliamento e scarpe, ma anche di locali di street food, bar e gelaterie. Lungo il percorso si trova il Ponte di Chiaia, costruito nel 1636, che collega la zona con la collina di Pizzofalcone (ma attualmente l’ascensore è fuori uso), mentre in una traversa c’è la famosa Pizzeria Brandi, dove si dice sia nata la pizza margherita. Alla fine della strada si sbuca nella celebre Piazza del Plebiscito.

Piazza Dante è una delle più importanti di Napoli, in centro storico, ed è caratterizzata dall’omonima statua del poeta costruita nel 1871. Da un lato sorge il Convitto Nazionale con in alto 26 statue rappresentanti le virtù di Carlo di Borbone e adiacente c’è Port’Alba, uno degli antichi accessi alla città. Piazza Dante si trova all’inizio di via Toledo, una delle vie dello shopping completamente pedonale. Sulla strada i negozi delle grandi catene, e degli artigiani, vale anche la pena di fermarsi a visitare la Stazione dell’Arte Toledo, considerata tra le più belle al mondo. da l’altra estremità, dopo una tappa obbligata da Esterina Sorbillo per una pizza fritta, si arriva a Piazza Trieste e Trento con il celebre Caffè Gambrinus e poco distante, il Teatro San Carlo. Subito dopo c’è l’enorme Piazza del Plebiscito, su cui affacciano il Palazzo Reale e la Basilica di San Francesco di Paola.

La zona di San Pasquale a Chiaia, circondata da numerosi vicoli e stradine, è tra le più eleganti a Napoli, insieme alle strade del Vomero. Dopo aver visitato l’omonima chiesa che si trova in Piazza, si può proseguire su via Carlo Poerio, soffermandosi nei tanti negozietti di antiquariato che espongono quadri, mobilio e oggetti anche rari. Proseguendo si arriva in Piazza dei Martiri, con il monumento dedicato ai caduti della Repubblica del 1799, dove si trova il megastore Feltrinelli. Invece, addentrandosi nelle varie traverse, si può passeggiare tra vico Belledonne, via Cavallerizza, via Bisignano e vico Alabardieri, ricche di negozietti di abbigliamento e oggettistica, vinerie ed alcune famose bakery, stradine che costituiscono la famosa zona dei baretti, frequentata la sera soprattutto dai giovani dai 30 anni in su.

Le scale di Napoli sono antichi percorsi pedonali che collegano diverse zone della città, unendo in genere le aree collinari con il centro ed il Lungomare. Sono considerate vere e proprie opere d’arte urbanistiche e, nonostante oggi esistano mezzi di collegamento più veloci e meno faticosi, sono ancora utilizzate per il loro fascino. Furono costruite a partire dal XVI secolo quando il vicere spagnolo decise di espandere la città oltre la collina del Vomero, verso la “città bassa”, ma nei secoli furono realizzate anche in altri quartieri. Sono molto belle da percorrere e consentono di vivere la città da un altro punto di vista. Molte sono scomparse, ma ne esistono ancora: la Salita della Pedamentina, le Rampe del Petraio, Salita Moiariello e le Scale di Sant’Antonio ai Monti.

COSA MANGIARE A NAPOLI

Pizza, spaghetti, ragù, mozzarella, babà, sfogliatella, pastiera, caffè, salame di Napoli, struffoli, chiacchiere, zeppole di San Giuseppe, tortano, casatiello, caprese, delizie, cannelloni, lasagna, falanghina, limoncello e così via all’infinito.

La gastronomia partenopea potrebbe limitarsi ad essere un lungo elenco di piatti e prodotti che sono partiti dalle cucine povere di Napoli e insieme ai napoletani hanno fatto il giro del mondo, fino a diventare simbolo non solo della città, ma di tutta la cucina italiana nel mondo. I napoletani hanno inventato la globalizzazione gastronomica. Ancora prima che i fast food invadessero le città del mondo, i napoletani hanno raggiunto ogni angolo del mondo portando pizza, spaghetti e cucina mediterranea.

Una cucina popolare e di mercato

Se volete davvero conoscere la cucina napoletana, fatevi invitare a casa da un napoletano, preferibilmente di domenica. Preparatevi ad una maratona alimentare di una decina di piatti, preparati dal mattino presto fino all’ora di pranzo. Un percorso nella storia della migliore cucina del mondo, un viaggio che non dimenticherete più.

Il principe dei primi piatti napoletani è il ragù. Per farlo ci vogliono molte ore di cottura e pezzi di carne scelti. Un po’ meno elaborati sono i cannelloni e le lasagne. Per chi non ha tempo e forza di passare 6-7 ore a controllare la cottura del “rraù” o a riempire cannelloni, il primo piatto da preferire è uno sbrigativo spaghetto con il pomodoro, oppure con le cozze o le vongole. Alcuni piatti si possono trovare ancora nei ristoranti, soprattutto nelle trattorie più popolari: Pasta e patate con provola, Lampi e tuoni (tagliatelle con i ceci), pasta con il cavolfiore, la zuppa di soffritto fatta con le interiora del maiale, e molto, molto piccante.

La pizza napoletana è cotta rigorosamente in un forno a legna, con la pasta lavorata a mano a cui si aggiunge pomodoro campano e mozzarella di bufala. Il sapore non possiamo raccontarvelo: dovete andare per forza a Napoli ed entrare in una qualsiasi delle pizzerie della città. Se vi capita di entrare in una salumeria napoletana, noterete delle buste che contengono ciò che resta del taglio dei salumi mescolate con formaggio piccante, sono gli ingredienti base delle torte salate, una delle tradizioni napoletane per eccellenza. Sono un misto di dolce e salato, con una pasta cresciuta a cui si aggiungono i salumi, il formaggio e l’uovo sodo. Si preparano soprattutto all’arrivo della primavera, e prendono il nome di Tortano o Casatiello. Sempre con la stessa pasta si preparano le pizze ripiene di salsicce e friarielli (una verdura locale) o le pizze con le scarole.

I secondi piatti della cucina napoletana sono una diretta derivazione della cottura dei primi. Ad esempio dal ragù restano le tracchie, le costolette di maiale o la braciola, carne vaccina riempita con aglio, prezzemolo e altre spezie. La cucina napoletana è sempre stata povera, quindi l’uso della carne nelle ricette tradizionali è sempre stato limitato. I secondi piatti della tradizione sono quasi sempre piatti di mare in un’apoteosi di aceto, olio, aglio, pomodoro e fantasia:alici impanate e fritte, parmigiana di melenzane, calamari fritti o ripieni,zucchine alla scapece, polpo all’insalata, cozze in zuppa o gratinate,frittelle con alghe di mare.

Cominciamo dai dolci domenicali, quelli sempre presenti nelle pasticcerie. Il Babà, soffice pan di spagna inzuppato in una miscela di rum, acqua e zucchero. Poi ci sono la sfogliatella frolla e la sfogliatella riccia, con un esterno di sfoglia croccante o pasta frolla spessa ma con lo stesso ripieno di semolino, ricotta, uova, zucchero, canditi a pezzetti. Questi sono i dolci più conosciuti ma entrate in una pasticceria e resterete incantati dalla varietà: sciù, teste di moro, babà in ogni variante, deliziose e poi e poi..Ci sono poi i dolci delle feste: a Pasqua la padrona della tavola è la pastiera, pasta frolla all’esterno e grano, canditi e ricotta come ripieno. A Natale comandano gli struffoli, palline di pasta frolla fitta e cosparse di miele e graniglie di zucchero. A Carnevale invece trionfano le chiacchiere, pasta frolla sottilissima tagliata a strisce, fritta e cosparsa di zucchero a velo.

La Campania è ricchissima di vini Doc e Docg, bianchi e rossi. La sceltà è praticamente illimitata, anche se i napoletani hanno delle preferenze evidenti. Per i bianchi scelgono spesso la Falanghina e per il rosso l’Aglianico. Liquori:come per il Ragù, anche per i liquori vale la regola della ricetta segreta per ogni famiglia. Sulle tavole dei napoletani per alleggerire il pranzo arrivano limoncelli, nocilli, liquori di basilico o liquirizia, tutti confezionati in casa. Nessun napoletano si alza da tavola senza un buon caffè, a cui talvolta si aggiunge una “presa” di anice, una goccia di anice o sambuca. Il rito del caffè si svolge soprattutto nei bar, durante i giorni di festa o di lavoro. Per un napoletano ogni momento è buono per un caffè: se si indagasse a fondo la storia di questa città e dei suoi abitanti, certamente si scoprirebbe che molte decisioni fondamentali siano state prese in piedi, davanti a “na tazzulella è café”

DOVE MANGIARE A NAPOLI

Nelle vicinanze del B&D Boutique, in questa antica ed affascinante città non solo potete trovare le migliori pizzerie del mondo, ma è il posto giusto dove provare , dolci, caffè, mozzarelle e pesce appena pescato.

La cucina napoletana non è fatta di sola pizza la tradizione gastronomica è forte sapiente, ricca di sapori e varietà. Piatti di terra e di mare preparati con passione e ingredienti semplici e freschi che anno dato della cucina partenopea un’inconfondibile notorietà. Il territorio è fortemente influenzato dalle tradizioni gastronomiche già in uso nell’antichità così raccontano anche le testimonianze arrivate fino a noi dai reperti rinvenuti nella zona di Pompei.

Trattoria I Gerolomini
Via dei Tribunali, 287 – Napoli
Trattoria Pop Napoletana, potrete assaggiare numerosi piatti tipici della tradizione partenopea.
Mercoled’ chiuso
Telefono: 081 441120
Trattoria da Nennella
Vico Lungo Teatro Nuovo, 103/104/105 – Napoli
Giorno di chiusura Domenica

Gnocchi e polpette in un locale rustico, con tovaglie di carta e cestino per le mance che pende dal soffitto.
Telefono: 081 414338
Trattoria Napoli da Carmine
Via dei Tribunali, 330 – Napoli

Prelibatezze napoletane proposte in una trattoria alla mano su 2 livelli con mattoni a vista e arredi rustici.
Lunedi chiuso
Telefono: 081 294383
La Taverna Del Buongustaio
Via Basilio Puoti, 8 – Napoli
Piatti di pesce in un locale senza fronzoli con caricature e articoli di giornale appesi ai muri piastrellati.
Aperto tutti i giorni
Telefono: 081 1809 8130
Insolito La Pizzeria Gourmet
Via SS. Apostoli, 4 – Napoli
Pizza, calzoni e fritti in un locale informale con arredi rustici, intonaci spugnati e travi di legno a vista.
Martedì chiuso
Telefono:
081 015 3317
Trattoria da Nonna Anna
Via Ferdinando Galiani, 24 – Napoli
All’interno del mercatino, aperto solo a pranzo, molto alla buona, due tavoli e piatti tipici da asporto.

Per un pasto frettoloso ma sostanzioso e consigliato da molti dei nostri ospiti.
A’ Lucianella
Vico Cinquesanti, 29 – Napoli
Piatti napoletani di pesce serviti in una piccola trattoria informale con arredi di legno e pareti di mattoni.
Aperto tutti i giorni a pranzo e a cena
Telefono: 081 1809 8016
Trattoria pizzeria Spaccanapoli
Via San Biagio Dei Librai, 83 – Napoli
Aperto tutti i giorni solo a pranzo

Telefono: 081 262175
Pizzeria e trattoria ‘La taverna di Totò’
Via Sanità, 33Napoli
Lunedi chiuso

Telefono: 081 449020
Ristorante – Trattoria O’ Munaciello
Piazza del Gesù Nuovo, 26 – Napoli
Pizza e specialità partenopee in una trattoria rustica.
Aperto tutti i giorni
Telefono: 081 552 1144

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